La Mano Sinistra - Conoscenza del Manico e Shift
Redazione
| Didattica - Basso | 02/10/2011 alle 19:16
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02/10/2011 alle 19:16
02/10/2011 alle 19:16

Questo esercizio è uno dei più importanti per chi comincia perché ha molte finalità, tra cui le due più importanti sono la conoscenza del manico e lo shifting della mano sinistra. La conoscenza del manico è importante in quanto il nostro strumento (specie il 6 corde), non è come un pianoforte dove una determinata nota la si ottiene con un solo e unico tasto, ma possiamo ottenerla su diversi tasti/corde; inoltre, anche se poi lo studio delle scale ci porterà ad esecuzioni quasi "automatiche", cioè visualizzando le diteggiature, e bene sapere sempre quali sono le note in questione, per non dire che una buona conoscenza del manico ci avvantaggia nel creare le nostre linee di basso, seguendo l'armonia a sigle (accordi).Lo shift invece è quella tecnica che ci permette di "spostare" la nostra posizione sui quattro tasti (mano a cavolo) in modo preciso, ed ha molteplici utilizzi quali i cambi di tonalità, le scale su due o tre ottave, e altri che vedremo più avanti.
In sostanza questo esercizio è una specie di solfeggio cantato, dove in luogo della partitura, si legge... la tastiera!
Quindi, metronomo a 60, mano a cavolo pronta e ben calda e... partendo dalla prima corda a vuoto (prendiamo un 4 corde, quindi Sol, nel caso di 5 o 6 corde sarà semplice applicare la stessa regola) suoniamo note da quarto ma dicendo il loro nome ad alta voce... cioè diremo (suonando le note): "Sol, Sol#, La, La#, Si".
A questo punto entra in gioco lo shift, cioè, trovandoci con il 4° dito (mignolo) sul 4° tasto, andremo ad eseguire la nota di Do (prima corda 5° tasto) ripartendo dal dito indice (1°), cioè facendo uno spostamento (shift) di tutta la nostra posizione a cavolo; ovviamente questo deve avvenire rispettando il tempo ed eseguendo la nota in modo pulito, altrimenti... ricominciare...
Si prosegue poi con lo stesso sistema fino al 12° tasto (ottava) dove arriverete sempre con il 4° dito, e a questo punto si riparte con la forma discendente dell'esercizio, cioè suonando Sol, Solb, Fa, Mi (shift), Mib, Re, Reb, Do (shift) ecc... fino a tornare alla corda vuota, riprendendo poi con la forma ascendente sulla corda successiva (Re) ed arrivando alla corda più bassa.
Avrete notato che ho chiamato le note alterate in # (diesis) nella forma ascendente, e b (bemolle) in quella discendente, ciò è importante per prendere confidenza con quelli che sono i suoni "omofoni", cioè note che pur avendo la stesso suono (altezza) possono essere chiamati con nome diverso (es. Do# Reb).
Una volta raggiunta la perfetta esecuzione a 60 di metronomo è consigliabile proseguire aumentando la velocità di 6 punti per volta, fino ad arrivare a quello che è il vostro massimo, ricordandosi di "passare di livello" solo quando il precedente è "a posto"... a quel punto avrete già una buona conoscenza del manico (fino al 12° tasto) e una buona tecnica sullo shift... ora si riparte da 60 ma oltre il 12° tasto!
In sostanza questo esercizio è una specie di solfeggio cantato, dove in luogo della partitura, si legge... la tastiera!
Quindi, metronomo a 60, mano a cavolo pronta e ben calda e... partendo dalla prima corda a vuoto (prendiamo un 4 corde, quindi Sol, nel caso di 5 o 6 corde sarà semplice applicare la stessa regola) suoniamo note da quarto ma dicendo il loro nome ad alta voce... cioè diremo (suonando le note): "Sol, Sol#, La, La#, Si".
A questo punto entra in gioco lo shift, cioè, trovandoci con il 4° dito (mignolo) sul 4° tasto, andremo ad eseguire la nota di Do (prima corda 5° tasto) ripartendo dal dito indice (1°), cioè facendo uno spostamento (shift) di tutta la nostra posizione a cavolo; ovviamente questo deve avvenire rispettando il tempo ed eseguendo la nota in modo pulito, altrimenti... ricominciare...
Si prosegue poi con lo stesso sistema fino al 12° tasto (ottava) dove arriverete sempre con il 4° dito, e a questo punto si riparte con la forma discendente dell'esercizio, cioè suonando Sol, Solb, Fa, Mi (shift), Mib, Re, Reb, Do (shift) ecc... fino a tornare alla corda vuota, riprendendo poi con la forma ascendente sulla corda successiva (Re) ed arrivando alla corda più bassa.
Avrete notato che ho chiamato le note alterate in # (diesis) nella forma ascendente, e b (bemolle) in quella discendente, ciò è importante per prendere confidenza con quelli che sono i suoni "omofoni", cioè note che pur avendo la stesso suono (altezza) possono essere chiamati con nome diverso (es. Do# Reb).
Una volta raggiunta la perfetta esecuzione a 60 di metronomo è consigliabile proseguire aumentando la velocità di 6 punti per volta, fino ad arrivare a quello che è il vostro massimo, ricordandosi di "passare di livello" solo quando il precedente è "a posto"... a quel punto avrete già una buona conoscenza del manico (fino al 12° tasto) e una buona tecnica sullo shift... ora si riparte da 60 ma oltre il 12° tasto!
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